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Esiste un display perfetto?

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Non è stato ancora inventato un apparato assolutamente impeccabile per la riproduzione di informazioni visive. Nel frattempo, il mezzo più adatto per raffigurare immagini statiche e in movimento è un rettangolo piatto, di circa venti pollici di diagonale, posto a cinquanta centimetri dagli occhi umani. L’immagine su questo piano (chiamiamola schermo) consiste di circa uno, due milioni di punti discreti (dovremmo chiamarli pixel). Le proporzioni corrette delle informazioni grafiche visualizzate sono 4:3, pertanto l’altezza dell’immagine sarà 0,75 della sua larghezza. In larga misura, fino ad oggi, vengono utilizzate risoluzioni da 1024×768 a 1600×1200 pixel.

Molto probabilmente esiste uno schermo piatto perfetto, e se lo guardassimo con una lente di ingrandimento 40x, noteremmo, infatti, quanto segue: pixel quadrati di ogni colore, con cui è costruita l’immagine. Ma, come tutti sanno, costruire pixel così perfetti, da non avere assolutamente spigoli, è estremamente difficile, e molto probabilmente non fattibile. Ogni pixel di uno schermo piatto perfetto deve essere un quadratino che può assumere un colore arbitrario – bianco, blu, verde – a seconda dell’installazione della scheda di controllo. Eppure, ancora non esistono schermi con pixel simili.

Secondo questa tecnica, un’immagine viene costruita, per la maggior parte, e su tutti i possibili tipi di display: cristalli liquidi, CRT e plasma. Qualsiasi subpixel deve assumere il colore specificato: rosso, verde o blu (RGB). Quando ogni subpixel è illuminato a piena potenza, si illumina di bianco e quando i subpixel verde e blu vengono rimossi, il subpixel rosso rimane saturo: è così che si forma il rosso, mentre il resto dei colori si forma allo stesso modo. Le distanze tra i pixel centrali sono molto piccole (circa due, tre decimi di millimetro, a seconda del tipo di display), ma, per non parlare dei subpixel, sono del tutto microscopiche, perché da lontano non riusciamo a vedere tutta questa multi- caos colorato e tre subpixel luminosi. Percepiamo questo trio come l’unico, pallido punto.

Conclusione, avere un display a cristalli liquidi anche una coppa del campionato per riproduzione del colore, contrasto e velocità di reazione: il concetto di ideale gli è ancora estraneo. Poiché i subpixel sono suddivisi su una vasta area, non sono rari fastidiosi artefatti, in particolare bordi colorati su lettere nere se si trovano su uno sfondo bianco. Lo sfondo bianco, a sua volta, non sembra completamente uniforme, perché i subpixel e i pixel sono separati l’uno dall’altro da una griglia nera (BM – Black Matrix – è necessario affinché i subpixel vicini non si illuminino l’uno dall’altro). Ma, ahimè, non puoi farci niente: dopotutto, uno schermo perfetto, anche se piatto, non verrà inventato presto.

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